In Giudici 11, Jefte, il comandante delle forze israelite, sta combattendo contro Ammoniti, Moabiti… e nella controversia con il re di Ammon dice (versetto 24):
“Non possiedi tu quello che Kemosh, tuo elohim, ti ha fatto possedere? Così anche noi possediamo tutto ciò che Yahweh, elohim nostro, ha dato in possesso a noi”.
Ne ricavo che Yahweh e Kemosh sono evidentemente uguali, hanno gli stessi diritti e gli stessi poteri, nessuno dei due è considerato superiore all’altro.
Insomma, due elohim tra i tanti… Anche a Kemosh, per esempio viene attribuita una compagna come a Yahweh (VIDEO BIGLINO – Yahweh e sua moglie Asherah – come emerge dalle iscrizioni ebraiche di Kuntillat-Ajrud (Sinai),dai papiri di epoca ellenistica trovati ad Elefantina (dove vi era una colonia ebraica che la conosceva con il nome di Anat-Yhw) e dagli ostraka ugaritici*)
Annoto due cose:
1) la prima è che questo è uno dei tantissimi errori commessi dai masoreti che hanno attribuito agli Ammoniti l’elohim Kemosh che invece era l’elohim dei moabiti: pazienza… poco ci importa in questa fattispecie (di errori ne hanno commessi circa 1500, come ha rilevato il Prof. Menachemk Cohen, Univ. Bar-Illan, Tel Aviv).
2) La seconda annotazione è che questi elohim di rango inferiore combattevano tra di loro per dei fazzoletti di terra, mentre i loro colleghi più alti in grado si occupavano dei grandi imperi…
Salomone: nel dubbio, si teneva buono tutti gli elohim
Che Kemosh fosse alla pari di Yahweh lo sapeva anche Salomone, molti decenni dopo.
Egli fa infatti erigere un luogo di culto a Kemosh, così come all’elohim di nome Milkom (1Re 11) l’elohim (vero) degli ammoniti (1Re 11).
Eppure il sapiente Salomone avrebbe dovuto conoscere la differenza abissale e incolmabile tra Yahweh – il presunto dio vero, unico, universale – e Milkom o Kemosh, descritti dalla dottrina come divinità pagane, inerti idoli di pietra, e invece…
Magari Salomone non era saggio come lo si vuole descrivere ma di certo non era uno sprovveduto: salomone sapeva che era bene tenersi buoni tutti gli elohim che operavano in quel territorio: in fondo Yahweh poteva anche scomparire da un momento all’altro e allora il buon senso diceva che era meglio avere rapporti anche con gli altri, almeno con quelli più vicini che avrebbero potuto prenderne il posto.
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