“Una religione si afferma se e quando è strettamente legata al potere laico con il quale divide il controllo sul popolo” – Mauro Biglino torna in casa Uno Editori con il suo nuovo lavoro, Antico e nuovo testamento libri senza dio, direttamente collegato al suo precedente lavoro, La bibbia non è un libro sacro [di cui trovate la recensione a questo link].
La frase che abbiamo riportato qui sopra e il chiarissimo sottotitolo del libro, “Come le religioni sono state costruite a tavolino per mantenere il potere”, sono chiari riferimenti a quella che è la scintilla creativa dell’ultima ricerca di Biglino che, dopo aver raccontato in modo particolareggiato quello che – da traduttore di testi sacri – legge nella bibbia e averlo confrontato con la “versione ufficiale” diffusa dalla chiesa, l’autore è passato a cercare “prove” che possano potenzialmente concretizzare il suo “facciamo finta che” in altri testi: nel suo penultimo libro lo ha fatto con l’Iliade e l’Odissea, alla ricerca di similitudini tra gli Elohim e i Theoi [che tornano anche in Antico e nuovo testamento libri senza dio], e qui lo fa soprattutto con il Nuovo Testamento.
Il ragionamento che sorge spontaneo, anche all’autore, è che se l’Antico Testamento non parla di dio, allora non può parlarne nemmeno il Nuovo!
Anche in questo caso, non c’è assoluta certezza di nessuno dei fatti raccontanti [anzi l’unica certezza è che nessuno degli evangelisti abbia realmente firmato uno dei Vangeli], ma “facendo finta che” tutto quello che si legge dentro il Nuovo Testamento sia vero, forse si potrebbe raccogliere qualche indizio interessante.
Gesù Cristo, seguendo i ragionamenti di Mauro Biglino, potrebbe in quel caso essere tutt’altro che divino, forse collegato con un Elohim in modo più o meno genetico e, soprattutto, potrebbe non aver avuto la “missione” di liberare l’umanità dal peccato originale.
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