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Tra le tante stranezze che caratterizzano il nostro sistema culturale c’è anche questa…

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Tra le tante stranezze che caratterizzano il nostro sistema culturale c’è anche questa…

Gli storici ufficiali ricostruiscono la storia dei popoli antichi partendo dai testi che quelli ci hanno lasciato e danno loro credito, facendo ovviamente le necessarie verifiche incrociate tra i vari autori ecc ecc…

Ci narrano quindi di eventi importanti, di fatti quotidianità popolare, di spostamenti di popoli, di guerre di conquista… il tutto viene accettato, presentato e fatto studiare nelle scuole come vero e concreto.

Ma quando gli stessi autori antichi ci narrano di “quelli là” che erano all’origine degli stessi fatti accettati come storici, il credito e la fiducia cessano immediatamente e ci viene detto che quelle sono favole, miti.
Erano dunque TUTTI popoli schizofrenici?
La loro psiche si sdoppiava all’interno degli stessi racconti? 
Perché una parte (quella che piace al sistema culturale) può e deve essere accettata mentre l’altra (che non piace al sistema culturale) deve essere rifiutata e trasformata in allegoria e metafora?
Non possiamo ad esempio “fare finta che” quando ci dicono che una guerra si è verificata perché decisa da “quelli là”, sia “tutto” vero? 
Perché deve essere vera solo la prima parte (guerra combattuta) e non la seconda (chi l’ha voluta)?
Qual è il terribile chiavistello che blocca pregiudizialmente certe menti impedendo loro di provare ad analizzare ipotesi diverse?

Mauro Biglino


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